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Nei precedenti articoli abbiamo parlato della piastra per capelli, analizzando le caratteristiche che deve avere la piastra perfetta e le buone pratiche per il suo utilizzo. Per avere una lisciatura più duratura è possibile effettuare una stiratura chimica mediante acido o cheratina. Questo trattamento permette ai capelli una maggiore tenuta dell’acconciatura, causando in molti casi qualche problema. Si tratta di una soluzione più invasiva che nella maggioranza dei casi danneggia il capello. Il vantaggio della stiratura permanente è che dura molto tempo (2–4 mesi) ed è più facile addomesticare la chioma. Se la stiratura è stata fatta correttamente non occorre infatti utilizzare la piastra e neppure effettuare ogni giorno la messa in piega, basta asciugare bene e pettinare accuratamente il capello.

Questo trattamento in molti casi provoca indebolimento della chioma, arrossamenti e prurito al cuoio capelluto, spesso e volentieri con conseguente caduta dei capelli. La stiratura chimica altera la forma naturale dei capelli e la loro struttura interna, portando ad un generale assottigliamento. Stesso problema può manifestarsi con la permanente chimica. Se avete capelli crespi e sfibrati è utile fare impacchi e trattamenti anticrespo idratanti che nutrono il capello.

In casi di caduta di capelli o capelli deboli e sottili, non ripetere più il trattamento ed interrompere anche l’uso della piastra. Se avete avuto problemi dei capelli in seguito ad una stiratura chimica è meglio chiedere un consulto ad un tricologo specializzato per intervenire con trattamenti e prodotti igienici specifici che ridiano forza e vigore al capello.

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