Il trapianto di capelli rappresenta una valida soluzione al problema della calvizie poiché permette di rinfoltire la zona interessata dal diradamento ottenendo un risultato assolutamente naturale e affidabile.
La possibilità di sottoporsi al trapianto di capelli e di ottenere i risultati prefissati dipende da molti fattori, per prima cosa è fondamentale capire se la persona è idonea all’operazione, in questo la zona donatrice può essere d’aiuto. La scelta della zona donatrice è fondamentale in quanto deve rispondere a certi parametri definiti dal chirurgo. Di norma l’area donatrice è quella compresa tra la parte occipitale e temporale della testa, dove i follicoli piliferi non sono soggetti all’influenza del DHT, e dev’essere definita esaminando attentamente il cuoio capelluto e lo stato della calvizie con una visita specialistica. È necessario quindi raccogliere informazioni utili come:
- quantità di unità follicolari per cm2;
- quantità di capelli per cm2;
- rapporto fase anagen – telogen;
- tipologia di capello;
- diametro del capello –> fornisce indicazioni sul grado di miniaturizzazione dei capelli. Un diametro maggiore permetterà una copertura più ampia oppure l’impiego di un minor numero di unità follicolari rispetto a chi ha capelli più sottili;
- colore della chioma;
- spessore del cuoio capelluto.
Dopo aver accertato se la persona è idonea, si potrà procedere con la pianificazione dell’intervento.
I risultati ottenuti dopo l’operazione inizieranno ad essere visibili circa 6 mesi dopo il trapianto di capelli, mentre la normalizzazione dei processi di crescita si avrà dopo circa un anno.
È necessario sottoporsi a più interventi?
Nella maggior parte dei casi non è necessario, poiché se ci si rivolge ad un’equipe medica specializzata il rischio che non venga eseguito bene il trapianto di capelli è praticamente nullo.
Può però essere necessario sottoporsi ad un secondo intervento qualora si verifichi un diradamento in zone diverse da quelle interessate dal trapianto. Inoltre, è importante seguire attentamente le indicazioni di mantenimento date dallo specialista anche dopo essersi sottoposti all’operazione per non compromettere l’esito finale del trapianto.
Chi non è adatto al trapianto di capelli?
I giovani di età inferiore ai 30-40 anni sono invitati a provare soluzioni alternative come trattamenti topici e strumentali prima di prendere in considerazione il trapianto poiché la calvizie potrebbe essere in evoluzione ed essere necessari più interventi.
È sconsigliato anche a chi non ha zone donatrici con una discreta densità di capelli tali da garantire la buona riuscita del trapianto.
Il consiglio dell’esperto:
Prima di sottoporsi ad un trapianto di capelli si consiglia di intraprendere trattamenti specifici per la caduta dei capelli per almeno 6 mesi, al fine di stabilizzare la perdita, stimolare il ciclo di crescita del capello e igienizzare a fondo il cuoio capelluto.