Un dibattito molto femminile che vede da anni due fazioni contrapposte: capelli lunghi o corti per le donne al lavoro? Superati i 40 sembrano primeggiare i capelli corti, ci sono però molti esempi di spicco come Hilary Clinton, ex first lady ed oggi Segretario di Stato, convertita al taglio lungo negli ultimi anni. Secondo un recente articolo del noto sito web The Careerist, le donne americane preferiscono un taglio corto, soprattutto se ambiscono ad una posizione di spicco e ad una avanzamento professionale. Il taglio perfetto della donna in carriera non può toccare le spalle, tantomeno arrivare oltre. No ai colori naturali e assolutamente vietato il mix tra capelli grigi-bianchi e castani-biondi.
Secondo The Careerist avere un capello oltre la spalla può essere un motivo di freno alla carriera, assolutamente da evitare se si sono superati i 40 anni. L’ordine del capello diventa una esigenza indispensabile. Capello corto quindi, optando per tinte poco appariscenti, sembra il look giusto per la donna che ambisce a scalare vette professionali. Il capello lungo potrebbe infastidire per l’accarezzamento continuo della chioma durante il lavoro.
Un tema molto discusso negli USA: certamente un taglio corto può apparire più ordinato ma, secondo noi, l’acconciatura deve riflettere il carattere e la personalità di una persona in un determinato momento storico. Ci sono convenzioni sociali e leggi non scritte sul portamento e sul look nei luoghi di lavoro ma questo non deve diventare una priorità, mettendo in secondo piano competenza e professionalità della persona. Capello lungo o corto ha poca importanza, l’importante è conoscere i propri capelli, tenerli puliti e in ordine ma soprattutto, riflettere attraverso il taglio il vostro essere. Se voi vi sentite bene con quel taglio di capelli, allora è il vostro! Voi quale taglio preferite per andare al lavoro? Vi siete mai sentite discriminate/i per un taglio di capelli?
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