Uomini e donne, in diversi periodi dell’anno, sono soggetti a una caduta dei capelli dettata dalla stagione e pertanto può essere complesso definire senza l’aiuto di un esperto, se si tratti di un normale effluvio o se si tratti di una vera e propria calvizie genetica.
Attraverso test dedicati è possibile intercettare il prima possibile, la fonte della caduta di capelli registrata in un determinato momento al fine di poter intervenire quanto prima con appositi trattamenti in grado di arginare il problema.
Nelle valutazioni occorre tener conto prima di tutto di fattori esterni al proprio organismo che possono riflettersi sullo stato di salute psicofisica. Le sorgenti esterne negative possono derivare dallo stile di vita, dal lavoro, dallo stress, dalla stanchezza e dalle malattie che sono in grado di provocare problemi ai capelli e al cuoio capelluto. Per mantenersi in ottima forma psicofisica è anche opportuno condurre una vita sana, non fumare e limitare l’uso di alcolici, assumere quotidianamente una dose di proteine e vitamina B.
Tra le fonti esterne non bisogna dimenticare le aggressioni chimico-termiche prodotte da permanenti, tinte e stirature chiedendo al proprio hair stylist di limitare l’uso di prodotti o tecniche che potrebbero rivelarsi nocive per la salute dei capelli. Anche l’applicazione di extension potrebbe provocare danni da trazione ai capelli in soggetti predisposti alla caduta.
I test adatti all’individuazione della calvizie possono indicare con una discreta precisione il tipo di problema. Molti di questi, come la tricoscopia, non sono assolutamente invasivi e si basano esclusivamente sull’osservazione del cuoio capelluto sfruttando un microscopio digitale che può ingrandire le immagini sino a 200 volte. In questo modo è possibile individuare il diametro dei capelli, la densità e la vascolarizzazione vicino ai follicoli.
Oltre alla tricoscopia esistono numerosi test, sempre non invasivi, che aiutano l’esperto a individuare le cause e lo stato di avanzamento della calvizie, tra questi troviamo: il tricogramma, il pull-test, il wash test e molti altri metodi.
Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato alcuni test genetici eseguibili a domicilio dai diretti interessati. Grazie a numerosi studi è stato possibile identificare nel DNA due regioni strettamente correlate alla calvizie prendendo in esame il recettore degli androgeni e i geni che svolgono il ruolo di regolazione e differenziamento cellulare nella formazione del capello.
Il test genetico identifica tre classi di predisposizione in base alla quantità di varianti di rischio: bassa, media o alta.
Prima di affrontare qualsiasi cura o trattamento è opportuno rivolgersi a consulenti esperti del settore onde evitare di cadere in soluzioni fai-da-te suggerite dal passaparola che possono rivelarsi non adatte o addirittura, nel caso di alcuni farmaci, dannose dal punto di vista dell’assuefazione da assunzione.